Buongiorno cara lettrice e caro lettore. In questo articolo desidero creare qualcosa di diverso dal solito. La via del risveglio.
In una fase storica dove tutti sembrano andati fuori di testa, almeno così i Tg dicono, reputo che in realtà ci sono anche tanti esempi positivi e meravigliosi da portare nel mondo. Per noi e per i giovani.
In questo articolo, la via del risveglio, desidero riportare un esempio di una persona meravigliosamente sensibile e illuminata. Infatti trascriverò le parole del maestro Franco Battiato.
Sicuramente i Tg e le grandi aziende non ci parleranno di questi esempi stupefacenti, ma a me non interessa, perché possiamo farlo noi.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Ghandi.

La via del risveglio di Franco Battiato.
Qualche sera fa non so da dove, perché ero sdraiato sul mio letto, nella mia mente è arrivata una vocina che mi ha detto, perché non scrivere un articolo su un grande uomo come Franco Battiato?
Così mi sono messo all’opera, scoprendo che per parlare de “la via del risveglio” non potevo scegliere persona migliore.
Ho iniziato a fare delle ricerche sui vari social, imbattendomi in diverse sue interviste. E per tenere fede alle sue parole ho deciso di non cambiare nemmeno una virgola delle sue parole così profonde e ricche di saggezza.
Trascriverò parola per parola ciò che lui a pronunciato. La via del risveglio e per tutti, e gli esempi valgono più di mille parole.
La cosa straordinaria è che il maestro affrontava questi temi con una saggezza disarmante già più di trent’anni fa. Molti di noi si stanno avvicinando solo ora, quindi avere un faro come lui da ascoltare e farci ispirare lo trovo meravigliosamente magico.
Quindi se siete pronti, allacciate le cinture e fatevi ispirare dal maestro Franco Battiato. La via del risveglio….si parte!

PRIMA INTERVISTA
Alla prima domanda per la via del risveglio, il maestro risponde
C’è della gente su questo pianeta qui molto interessante ma
nessuno lo sa.
Molto ma molto interessante è che ha fatto delle scelte rigorosissime, che ha
fatto delle scelte molto importanti, anche per aiutare gli altri…e nessuno lo
sa.
Scelte meditative o di lavoro?
Scelte meditative, spirituali.
Quelle persone che si isolano dal mondo e fanno gli eremiti sono eccezionali. La società dice che sono persone stupide perché si allontanano dalla società, ma perché non hanno ancora compreso nulla.
Queste persone da ammirare, sono i veri capisaldi del nostro pianeta.
Ma cosa ci danno? Un’eremita che sta pensando al mondo, che sta meditando, cosa da a me?
Tantissimo, molto di più di quanto tu possa immaginare. Le persone che hanno fatto una scelta così rigorosa, sono persone che hanno sofferto, ma che avendo compreso le leggi dell’universo, questa loro ascesi, è un’ascesa di tutta l’umanità. Perché quando uno di loro raggiunge una elevazione spirituale, la raggiunge tutta l’umanità. Ma non lo si sa. Ed è anche giusto così.
Tu dici che lo trasmettono telepaticamente.?
Non è telepaticamente.
Questa è energia spirituale. Sai che il sole è un tipo di energia, la luna è un altro tipo di energia?
La gente pensa che il sole sia solo una cosa che ci riscalda, invece è energia.
Quindi tu metti queste cose qui a un livello superiore dei medici e scienziati che studiano nuovi vaccini?
Non c’è paragone. Non c’è paragone perché la gente che arriva a vedere come è composto l’universo e come si muovono le cose, la sa molto più lunga di uno che è in ricerca.
Ad esempio la Kabala Ebraica quattro mila anni fa aveva scoperto la scissione dell’atomo, noi ci siamo arrivati da pochissimo.
Ma quando loro lo dicevano, gli altri gli dicevano che erano scemi.
Quindi deduco che tu metti la meditazione davanti mille anni luce alle conquiste spaziali?
Senza dubbio.
Perché con la meditazione sai già cosa c’è nella galassia?
Esattamente!
Ci sono altre vite nella galassia?
Mi stai incastrando con queste domande. Ma oramai andiamo avanti. Ormai mi sono sbilanciato e buona notte.
La vita è l’energia che c’è nell’universo. Quello che sbagliano gli scienziati, è che pensano di arrivare su Marte e vedere della gente con delle antennine. Non è quello. È l’energia che circola su Marte che è vita.
Sono le dimensioni parallele?
Non sono parallele. Tutto è uno.
Sono come gli ultra suoni. Noi non li sentiamo ma i cani sì. Perché noi non li sentiamo non significa che non ci sono.
Uno che non le sente, dice ma io non sento niente. Allora non ci sono.
Esempio le cose che tu vedi al microscopio, queste persone la vedono a occhio nudo.
La cosa interessante del campo dello spettacolo, è che si ha
la possibilità di passare alla gente delle cose molto serie, che magari in un
altro modo non arriverebbero mai.
Questa è la responsabilità che deve avere un musicista o un cantante. La
coscienza di sapere che attraverso un mezzo frivolo, puoi passare delle cose
serie.
Sei uno molto riservato, uno che resta molto chiuso in sé stesso?
Moltissimo.
Il tuo più grosso divertimento qual è? Leggi moltissimo?
Sono un contemplativo, per cui per me guardare un imbrunire, il tempo non si perde.
Ma non è fuori dai ritmi di questa società?
Completamente fuori. Ma se non si fa così non ci si salva più. Non c’è più speranza. La società è andata in una direzione sbagliata. Bisogna fare qualcosa per riparare.
Tu fai canzoni e sei ascoltato. Ma come può agire uno che ti sente per la prima volta? Cosa può fare domani? Adesso, subito?
Guarda, chi cerca trova. Non ci sono dubbi.
E continua dicendo:
Non c’è problema. Come ho detto in una canzone che si chiamava “Il Re del Mondo”. Il giorno della fine non ti servirà l’inglese. È questo che la gente si dimentica. È che un giorno la morte arriverà. Inutile evitare di esorcizzarla. Quello è il momento più importante. Se durante la vita non fai delle cose che ti rapportano con la morte, hai sprecato un’esistenza.
Perché secondo te esiste qualcosa al di là della morte? Che non ha nulla a che fare con i dogmi e le dottrine che ci danno?
La religione Cattolica è stato un grave errore. Come si è sviluppata. Ma la religione cristiana è un’altra cosa. Bisogna andare a rileggere tutto sotto un’altra angolazione.

SECONDA INTERVISTA. La via del risveglio.
Il maestro per incominciare a parlare e rispondere alle domande per la via del risveglio dice:
Un delinquente ha scelto di essere un delinquente. È può restare in questo clima per centinaia di nascite.
Invece se incontri un qualcuno che sveglia in te, quella che si chiama voce interiore, cioè del maestro interiore che abbiamo. Che è dentro ognuno di noi.
E se tu sei un maestro in gamba, darai tutto quello che sai, e se poi l’allievo ti supera ne sarai contento. Se sei un vero maestro.
Nella tua esperienza personale e professionale, quali sono i maestri più importanti che hanno segnato il tuo cammino?
Ironicamente dice che ci sarebbe da parlare tutta la notte.
Ma sinteticamente, tutto è nel 1970 quando per fortuna mia, avevo dei disturbi psichici. È stato un colpo di fortuna. A volte dovevo scendere dagli autobus. Guardavo gli umani e non riuscivo a capirli. Da dove vengono?
Così un giorno decisi di buttarmi per terra, senza sapere cosa stavo facendo, e chiudere gli occhi. Così ho iniziato in una maniera grossolana, da autodidatta e un po’ selvaggia a meditare.
A poco a poco, mentre tu sei in un cammino, stranamente incontri persone che ti chiedono: hai letto Nisargadatta?
No…allora vai a comprarlo. E poi arrivò Yogananda e il misticismo indiano. Sono stati la mia preparazione.
Voglio raccontarvi anche un aneddoto abbastanza bello:
Negli anni 70 un mio amico passa da casa mia e mi dice: Guarda, devi andare a sentire questo santo che è arrivato dall’india.
Io seguivo già questa tecnica. E quando sono arrivato li, l’insegnate di yoga aveva due aiutanti. Di quegli ruffiani che trovi dappertutto.
Quindi io mi metto per terra con gli occhi chiusi. Dopo nemmeno cinque minuti, uno che era accanto a me mi dice. Guarda che sta parlando con te.
Così io mi alzo. E lui mi dice…
In quella posizione stanno gli animali!!!
Rispondo, io sono un animale. È l’insegnante è andato fuori di testa. Ha incominciato a urlare, così la sua calma che era tutta finta è scoppiata.
Gli aiutanti se la presero con me, additandomi come disturbatore, un estremista. Insomma me ne hanno dette di tutti i colori.
Cacciamolo.
Il pubblico disse: voi non cacciate nessuno, andate voi a fare in c..,o. Così finì la festa dell’indiano.
Cosa voglio dire?
Che se tu sei nel giusto e non stai facendo il buffone non hai bisogno di convincere nessuno. perché il pericolo è quando qualcuno impara qualcosa di altri che non sono nella verità, e inizi a raccontarle in giro, e poi la gente ci crede. Magari parli della Bhagavadgita . Però, magari non le hai raggiunte e come un pappagallo ripeti delle cose e non serve a nessuno.
Ne puoi parlare nel momento in cui hai la consapevolezza per farlo.

TERZA INTERVISTA. La via del risveglio.
Nessuno di noi muore mai, quello che facciamo e passare da uno stato ad un altro stato.
In questa terza intervista Battiato legge di fronte al pubblico un suo scritto e lo riporterò tale e quale.
L’unità primordiale e spazio e saggezza sono, inseparabili. Quando il praticante è in grado di riconoscere la sua natura, la sua consapevolezza è libero.
Tutti gli ottanta quattromila tipi di emozioni disturbanti, istantaneamente, in un solo attimo, si liberano senza lasciare traccia.
La saggezza originaria è libera dal pensiero ed è allo stesso tempo a conoscenza di tutto. Milarepa, era in grado di volare, attraversare le rocce più dure. I grandi maestri camminavano sull’acqua e rimanevano incolumi tra le fiamme. Non facevano miracoli, avevano capito la non sostanzialità della natura originaria delle cose, che diventa sempre più evidente, man mano che la solidezza dei fenomeni si dissolve.
Patmansan baba si manifestò in questo mondo senza padre ne madre, e apparve al centro di un fiore di loto. Lui non voleva entrare in un grembo materno. (questo lo aggiungo io dice Battiato).
Da grande fu messo al rogo molte volte, lasciando allibiti i suoi persecutori.
Al momento della morte, non avviene una morte reale. Perché la nostra natura innata è al di là del tempo. Nel bardo le fiamme non possono bruciarci, le armi non possono ferirci. Tutto è illusorio e privo di sostanza. Tutto è vacuità.
L’economo del monastero di Tuccienimi bong gon, (non sono sicuro di avere capito il nome) nel nord del Tibet centrale era in punto di morte, ma parlava continuamente. Disse bene. Ora questo elemento si sta dissolvendo. Ora la coscienza di dissolve nello spazio. Lo spazio è aperto e le manifestazioni stanno aprendo, la catena del vaggira fluttua come una ghirlanda di cristalli e fiori freschi. La Dharmata è veramente incredibile…Morì ridendo.
Le esperienze che appariranno nel momento della morte sono inconcepibili.
La cosa più importante e di non essere tristi o depressi. Non ve ne sarebbe motivo. Bisogna piuttosto mantenere l’atteggiamento di un viaggiatore che torna a casa.
Tutti più o meno siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure e illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada verso la nostra natura divina.
Noi esseri umani siamo orgogliosi del libero arbitrio e guai a chi mette in discussione questa libertà. Ma ahimè non è così. In realtà siamo schiavi delle nostre emozioni che ci determinano dei desideri che ci dominano e spesso finiscono in tragedia, per la libertà.
La liberazione non può avere legami né attaccamenti. Di notte quando si sogna, ci sembra tutto vero ma al risveglio scopriamo che non lo era. Gli elementi terra, acqua, fuoco, aria e spazio, sono presenze non esistenti, non hanno natura propria. Il senso della nostra esistenza terrena è quello di crescere e diventare esseri completi e ritornare all’Unità.

CONCLUSIONE. La via del risveglio.
La via per il risveglio. I consigli del maestro Battiato.
Ho voluto lasciare le sue parole identiche alle interviste per non cambiarne il significato, magari attraverso la mia personalità. Permettendo al lettore di inebriarsi di queste parole e dolci di un maestro meravigliosamente sensibile e puro di cuore.
Ho anche scoperto grazie a un’amica di nome Carla, che il significato di una delle sue canzoni più famose, cioè “La Cura”, in realtà non è scritta per l’amata come io pensavo, ma per l’anima per la mente. E provandola ad ascoltare con questa chiave di lettura, vi sfido a trattenere le lacrime. Un’emozione pura. Indescrivibile.
L’articolo finisce qui. Spero vi abbia emozionati come ha emozionato me trascriverlo.
Penso che è di questo che i tg dovrebbero parlare, di persone così. E se non lo fanno loro, possiamo farlo noi. Questo è il vero miracolo. Usare i social con amore e saggezza.
E se ti può far piacere, ti invito nel mio gruppo “Il Canale della Felicità” per condividere e portare sempre a più anime notizie meravigliose come queste. Per mostrare che il mondo non è marcio come ci dipingono e che noi tutti insieme, come un unico fuoco che arde di verità, possiamo fare la differenza, per noi, i nostri cari e le generazioni future.
Qui sotto ti lascerò il link delle interviste, se vorrai ascoltarle con le tue stesse orecchie.
Un abbraccio, Alessandro D’Adamo. Lo scrittore dell’anima.